Cosa sono i luoghi di energia?

• Externsteine in Germania
• Stonehenge in Gran Bretagna
• Piramidi di Giza in Egitto
• Linee di Nazca  in Perù
• Ayers Rock in Australia

Luoghi di energia, una definizione spesso utilizzata per descrivere luoghi avvolti da un’aura speciale. Ma da dove è nata? Una domanda apparentemente facile. Eppure, risalire all’origine della definizione è un’impresa tanto ardua quanto soggettiva. È probabile che il termine affondi le sue radici nella psicoterapia. Nelle terapie psicologiche, nei viaggi di fantasia o negli esercizi di rilassamento ci si focalizza sui luoghi energetici interiori per incanalare l’attenzione e aumentare la consapevolezza. Sotto la guida del psicoterapeuta il paziente giunge a un luogo della memoria nel quale si è sentito particolarmente vivo e pieno di energia.

Oggi, spesso, si attribuisce la denominazione di luoghi di energia a località geografiche suggestive, come sorgenti, argini di fiumi, gole, vette alpine, grotte, pendii, pietre, alberi secolari e radure. In modo particolare a luoghi sui quali aleggiano miti e leggende. Grazie all’interesse crescente per la spiritualità e la consapevolezza che si sono osservati negli ultimi decenni nel nostro Paese, il termine “luoghi di energia” si è consolidato sempre più ed è entrato nel linguaggio corrente.

Altre definizioni utilizzate spesso come sinonimo di “luoghi di energia” sono: luoghi energetici, luoghi spirituali, luoghi di meditazione, luoghi magici, templi di energia, fonti di energia, ecc.

Riconoscere un luogo di energia è una questione sensoriale e di percezione personale: questo luogo mi trasmette qualcosa? Avverto energie positive? Mi sento attratta da questo luogo? Lo scrittore ed esperto di geomanzia (geomanzia: tecnica divinatoria in base a segni naturali o artificiali sul terreno) Paul Devereux ha dedicato il suo libro, “Places of Power”, all’osservazione oggettiva dei luoghi di energia. Nel suo scritto mostra in maniera chiara e dettagliata che i luoghi di culto della Gran Bretagna sono particolarmente soggetti ad anomalie fisiche. Il campo magnetico terrestre risulta maggiore (o minore) rispetto alle aree circostanti. Un altro fattore misurabile, come la radioattività, mostra livelli nettamente più alti rispetto alle zone limitrofe.

Una supposizione ricorrente nei circoli esoterici è quella che i popoli della protostoria (periodo iniziato con il primo insediamento in Europa e conclusosi intorno al 1 050 d.C.) avevano un fiuto particolare per l’elevata concentrazione di energia sottile in determinati luoghi della terra. I nostri antenati avevano instaurato un legame profondo con la natura e le sue vibrazioni energetiche. Di conseguenza erano soliti erigere i loro luoghi di culto lì dove si concentravano le energie positive. Pertanto, spesso è opinione diffusa nell’esoterismo che i luoghi di culto risalenti al periodo precristiano e gli edifici sacri eretti sopra i luoghi di culto rappresentino luoghi di energia dalle caratteristiche geomantiche particolari.

Nella vita di tutti i giorni (e soprattutto durante la vostra vacanza all’Alpe di Siusi) affidatevi al vostro intuito. Ogni luogo può essere un luogo di energia: non ci sono particolari caratteristiche estetiche, è un’esperienza totalmente individuale. Il nome lo lascia presagire: i luoghi di energia possono essere luoghi nei quali si può fare il pieno di energie, luoghi che invitano a rallentare il ritmo, luoghi di ispirazione. Dove si trova il vostro luogo di energia personale?

I luoghi di energia sono frutto di un’interpretazione individuale, di sensazioni e percezioni. Gli amanti della natura possono avvertire un flusso di energia quando sentono il muschio morbido sotto i piedi in un antico bosco di abeti rossi. Le persone di fede avvertono un’aura positiva quando entrano in un edificio sacro storico. I viaggiatori dotati di una certa consapevolezza, o mindfulness, si sentiranno a proprio agio durante una vacanza al Sensoria Dolomites, un tempio di energia, un rifugio per l’anima.

Nel silenzio della natura, presso i punti panoramici o dietro le mura storiche potrete fermarvi e fare il pieno di energia. Antichi luoghi di culto, fortezze, rovine, cappelle e chiese, ma soprattutto i paesaggi di montagna, i laghi alpini o le vette delle Dolomiti, offrono spazio per esprimersi e invitano al silenzio e alla contemplazione. Durante la vostra vacanza attiva in Alto Adige vi imbatterete in luoghi avvolti da un fascino straordinario, luoghi leggendari, dove la magia è nell’aria. Immergetevi in un mondo di leggende che hanno come scenario l’Alto Adige. Una terra che emana l’energia di una storia millenaria.

L’imponente massiccio roccioso che sovrasta Siusi allo Sciliar può fregiarsi di innumerevoli titoli: montagna simbolica, emblema, luogo di culto, persino padre di tutti i luoghi di energia. A 2 564 m non solo ballavano le famose streghe dello Sciliar, ma avevano luogo anche innumerevoli rituali pagani. Sono tante le leggende che aleggiano su questo luogo di energia.

Immaginatevi un bosco da favola avvolto da un’atmosfera mistica: ora aprite gli occhi e ammiratelo dal vivo. Alcune testimonianze fanno risalire i primi insediamenti in questa zona a 10 000 anni fa, come attestano anche i due luoghi di culto di età precristiana Rungger Egg e il Castelliere. Tendete l’orecchio ai suoni della natura e lasciatevi ispirare dalla pace del bosco.

Incastonate nella fitta vegetazione della foresta, ai piedi della scoscesa parete rocciosa del Santner si trovano le rovine di un castello risalente al XII secolo. Luoghi che emanano un’energia mistica. Uno dei personaggi altoatesini più famosi di tutti i tempi, il poeta e menestrello Oswald von Wolkenstein, un tempo risiedeva e lavorava presso la Rocca di Castelvecchio. Secondo la leggenda c’era un percorso sotterraneo segreto che collegava le due fortezze. Le rovine hanno da sempre ispirato racconti avvincenti.

Menzionata per la prima volta nel 1260, questa chiesetta fu eretta su uno dei più antichi luoghi di culto cristiani. A inizio primavera e autunno si assiste a uno spettacolo particolare: il 21 marzo l’ombra dello Sciliar copre il tetto della chiesetta per l’ultima volta per poi farvi ritorno il 23 settembre. Un’altra curiosità: presso la chiesetta sgorga una sorgente che scorre da maggio a giugno. Da dove ha origine quest’acqua? Ancora oggi è un mistero.